PAPA BERGOGLIO, DITTATURA E VERITA' NELL' ERA DI INTERNET
Dal 13 marzo 2013 la chiesa cattolica ha un nuovo papa: Papa Francesco I al secolo Jorge Mario Bergoglio nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936.
Due ore dopo la famigerata fumata bianca il web era intasato di articoli e post che parlavano dei presunti coinvolgimenti di Papa Bergoglio durante la dittatura argentina ed il fenomeno tristemente noto come “desaparicion”. (per chi vuole saperne di più su questo periodo leggete l' articolo correlato qui:
http://www.senzacodice.com/desaparecidos-la-storia-scomparsa.html ).
In questo articolo cercheremo di spiegare la verità o almeno quella documentata su questa storia; fare una premessa è però doveroso.
Viviamo nell’ epoca “pigra” del copia/ incolla, a prescindere da quale sia la verità, com’ è possibile che articoli dettagliati sull’ argomento vengano pubblicati solo due ore dopo l’ elezione di un Papa?
La risposta è che nessuno controlla più le fonti, facebook, twitter, tutti ormai condividiamo articoli solo perché ci “sembra” vero o perché incontrano il nostro pensiero politico, religioso, ideologico.
Sfido chiunque ad ammettere di avere confutato le notizie che riguardano questa storia o tante delle storie che girano nel web, allo staff di Senza Codice è costato più di una settimana di ricerche e diversi contatti e dibattiti per trovare queste informazioni, come è possibile che dopo due ore tutti potessero già avere la loro notizia su Papa Bergoglio?
Da chiarire inoltre è che questo sito non è né pro-Papa né contro, non è assolutamente vicino alla chiesa, anzi, ma è a favore della verità ed alla correttezza delle informazioni, internet un’ arma tanto preziosa quanto a volte pericolosa.
Cominciamo a raccontare questa storia:
siamo nel 1976 l ‘inizio della dittatura Argentina che vide a capo i militari : Jorge Rafael Videla, Emilio Massera , Viola Roberto Eduardo (per approfondire potete leggere quest’ articolo:(http://www.senzacodice.com/desaparecidos-i-colpevoli.html) in questo periodo, ragazzi, professori, preti, suore, lavoratori, chiunque abbia qualcosa da dire contro il regime…scompare.
Viene torturato ed ucciso, qualcuno viene liberato, è il nuovo metodo studiato a tavolino da Videla e dalla CIA per incutere terrore ed obbedienza nella popolazione.
Jorge Mario Bergoglio è un gesuita di 40 anni ed è il più giovane Superiore provinciale della Compagnia di Gesù in Argentina.
Bergoglio ordina a tutti i Gesuiti di Buenos Aires di abbandonare le baraccopoli dove prestavano aiuto come missionari, due sacerdoti si rifiutano dichiarando di non sentirsela a lasciare i più deboli abbandonati a se stessi, questi due sacerdoti Orlando Yorio e Francisco Jalics “spariscono” poche settimane dopo, cioè vengono arrestati dal regime e torturati nei sotterranei dell “ESMA” la scuola di meccanica navale di Buenos Aires.
Il giornalista argentino Horacio Verbitsky, che ha speso anni ad indagare sulla “desapariciòn”, nel suo libro accusa Bergoglio di aver fatto arrestare lui i due preti ritenuti “sovversivi”.
Bergoglio dalla sua si difende dicendo di aver detto a tutti i preti di abbandonare le baraccopoli proprio per difenderli e proteggerli.
Prima di morire nel 2000 padre Yorio ha sempre accusato Bergoglio di averlo fatto arrestare, sta di fatto che fu lo stesso Bergoglio 6 mesi dopo ad intercedere per il vaticano per liberare i due padri segregati.
I documenti della storia si trovano nell’ arcivescovado di Buenos Aires Direzione del culto, raccoglitore 9, schedario B2B, documento 9.
Provare un presunto coinvolgimento di Bergoglio ( chi potrebbe parlare è morto da anni) è impossibile, rimane la parola del nuovo Papa contro quella del giornalista Verbitsky; ad ognuno, se possibile, trarre le proprie conclusioni.
Forse Bergoglio non è mai stato un complice diretto della dittatura, forse però si è reso colpevole, come tanti politici e religiosi dell’ epoca, del silenzio e di aver chiuso un occhio sulla situazione.
Colpevole di questo fu anche Papa Giovanni II che ricevette decine di lettere dalle madri e le nonne dei desaprecidos che chiedevano udienza ed aiuto, quelle lettere ed appelli non ricevettero mai una risposta.
A favore di Bergoglio c’è da chiedersi : perché questo storie vengono tirate fuori ora dopo 30 anni?
Hebe de Bonafini la presidentessa delle Madri di Plaza de Majo, in questi giorni in Italia, si è rifiutata di parlare dell’ argomento perchè le Madri vengono interpellate solo ora che è stato eletto un papa Argentino, mentre la loro lotta va avanti da 30 anni nel silenzio ed indifferenza di molti.
La lotta è un’ azione quotidiana e non dura solo i 10 minuti che seguono un articolo, a chi sa solo criticare e “posta” un articolo per sentirsi così più sovversivo o più "contro", questa non è lotta.
Lotta è cercare la verità che ci piaccia o meno, è parlare degli argomenti che ci stanno a cuore quasi ogni giorno, la desapariciòn oggi torna come argomento perché c’è un Papa Argentino e verrà dimenticata subito dopo.
Se avessimo avuto un Papa Americano si sarebbe parlato del genocidio degli Indiani d’ America, se avessimo avuto un Papa palestinese avremmo parlato di antisemitismo, combattere è l’ impegno del nostro tempo, tanto tempo, regalato ad una causa, troppo facile e pericoloso è un semplice “click” o un “condividi”.
Jane Austen scrisse :
Fatti e opinioni che devono passare attraverso tante persone per essere mal interpretate
dalla stoltezza dell'uno, e dall'ignoranza dell'altro, non possono presumibilmente presentare molta verità alla fine.
Angelo Calianno
Due ore dopo la famigerata fumata bianca il web era intasato di articoli e post che parlavano dei presunti coinvolgimenti di Papa Bergoglio durante la dittatura argentina ed il fenomeno tristemente noto come “desaparicion”. (per chi vuole saperne di più su questo periodo leggete l' articolo correlato qui:
http://www.senzacodice.com/desaparecidos-la-storia-scomparsa.html ).
In questo articolo cercheremo di spiegare la verità o almeno quella documentata su questa storia; fare una premessa è però doveroso.
Viviamo nell’ epoca “pigra” del copia/ incolla, a prescindere da quale sia la verità, com’ è possibile che articoli dettagliati sull’ argomento vengano pubblicati solo due ore dopo l’ elezione di un Papa?
La risposta è che nessuno controlla più le fonti, facebook, twitter, tutti ormai condividiamo articoli solo perché ci “sembra” vero o perché incontrano il nostro pensiero politico, religioso, ideologico.
Sfido chiunque ad ammettere di avere confutato le notizie che riguardano questa storia o tante delle storie che girano nel web, allo staff di Senza Codice è costato più di una settimana di ricerche e diversi contatti e dibattiti per trovare queste informazioni, come è possibile che dopo due ore tutti potessero già avere la loro notizia su Papa Bergoglio?
Da chiarire inoltre è che questo sito non è né pro-Papa né contro, non è assolutamente vicino alla chiesa, anzi, ma è a favore della verità ed alla correttezza delle informazioni, internet un’ arma tanto preziosa quanto a volte pericolosa.
Cominciamo a raccontare questa storia:
siamo nel 1976 l ‘inizio della dittatura Argentina che vide a capo i militari : Jorge Rafael Videla, Emilio Massera , Viola Roberto Eduardo (per approfondire potete leggere quest’ articolo:(http://www.senzacodice.com/desaparecidos-i-colpevoli.html) in questo periodo, ragazzi, professori, preti, suore, lavoratori, chiunque abbia qualcosa da dire contro il regime…scompare.
Viene torturato ed ucciso, qualcuno viene liberato, è il nuovo metodo studiato a tavolino da Videla e dalla CIA per incutere terrore ed obbedienza nella popolazione.
Jorge Mario Bergoglio è un gesuita di 40 anni ed è il più giovane Superiore provinciale della Compagnia di Gesù in Argentina.
Bergoglio ordina a tutti i Gesuiti di Buenos Aires di abbandonare le baraccopoli dove prestavano aiuto come missionari, due sacerdoti si rifiutano dichiarando di non sentirsela a lasciare i più deboli abbandonati a se stessi, questi due sacerdoti Orlando Yorio e Francisco Jalics “spariscono” poche settimane dopo, cioè vengono arrestati dal regime e torturati nei sotterranei dell “ESMA” la scuola di meccanica navale di Buenos Aires.
Il giornalista argentino Horacio Verbitsky, che ha speso anni ad indagare sulla “desapariciòn”, nel suo libro accusa Bergoglio di aver fatto arrestare lui i due preti ritenuti “sovversivi”.
Bergoglio dalla sua si difende dicendo di aver detto a tutti i preti di abbandonare le baraccopoli proprio per difenderli e proteggerli.
Prima di morire nel 2000 padre Yorio ha sempre accusato Bergoglio di averlo fatto arrestare, sta di fatto che fu lo stesso Bergoglio 6 mesi dopo ad intercedere per il vaticano per liberare i due padri segregati.
I documenti della storia si trovano nell’ arcivescovado di Buenos Aires Direzione del culto, raccoglitore 9, schedario B2B, documento 9.
Provare un presunto coinvolgimento di Bergoglio ( chi potrebbe parlare è morto da anni) è impossibile, rimane la parola del nuovo Papa contro quella del giornalista Verbitsky; ad ognuno, se possibile, trarre le proprie conclusioni.
Forse Bergoglio non è mai stato un complice diretto della dittatura, forse però si è reso colpevole, come tanti politici e religiosi dell’ epoca, del silenzio e di aver chiuso un occhio sulla situazione.
Colpevole di questo fu anche Papa Giovanni II che ricevette decine di lettere dalle madri e le nonne dei desaprecidos che chiedevano udienza ed aiuto, quelle lettere ed appelli non ricevettero mai una risposta.
A favore di Bergoglio c’è da chiedersi : perché questo storie vengono tirate fuori ora dopo 30 anni?
Hebe de Bonafini la presidentessa delle Madri di Plaza de Majo, in questi giorni in Italia, si è rifiutata di parlare dell’ argomento perchè le Madri vengono interpellate solo ora che è stato eletto un papa Argentino, mentre la loro lotta va avanti da 30 anni nel silenzio ed indifferenza di molti.
La lotta è un’ azione quotidiana e non dura solo i 10 minuti che seguono un articolo, a chi sa solo criticare e “posta” un articolo per sentirsi così più sovversivo o più "contro", questa non è lotta.
Lotta è cercare la verità che ci piaccia o meno, è parlare degli argomenti che ci stanno a cuore quasi ogni giorno, la desapariciòn oggi torna come argomento perché c’è un Papa Argentino e verrà dimenticata subito dopo.
Se avessimo avuto un Papa Americano si sarebbe parlato del genocidio degli Indiani d’ America, se avessimo avuto un Papa palestinese avremmo parlato di antisemitismo, combattere è l’ impegno del nostro tempo, tanto tempo, regalato ad una causa, troppo facile e pericoloso è un semplice “click” o un “condividi”.
Jane Austen scrisse :
Fatti e opinioni che devono passare attraverso tante persone per essere mal interpretate
dalla stoltezza dell'uno, e dall'ignoranza dell'altro, non possono presumibilmente presentare molta verità alla fine.
Angelo Calianno