LA STORIA A DESTRA
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La storia.
la storia mi ha sempre affascinato sin da piccolo.
I mille interrogativi che mi si ponevano, i luoghi delle battaglie ed i personaggi tanto grandi da essere resi immortali sui libri attraverso i millenni.
Ma...
Chi ha deciso chi doveva apparire sui libri e sopratutto con quale metro di giudizio?
E queste persone sono state davvero obiettive?
Non c’ è stato il rischio di aver diviso i personaggi storici tra buoni e cattivi senza obiettività?
Questo articolo vi darà spunti per guardare un altro lato della storia, quello che ci è sempre stato negato.
In un periodo in cui i potenti del mondo cercano di controllare le persone non attraverso la violenza, ma con la manipolazione delle informazioni; scoprirete e capirete che anche questa non è una novità, la storia ci insegna che è sempre stato così.
Partiamo da un argomento a me molto caro :Annibale.
Chi era e perché nella storia viene appena menzionato come antagonista di Roma durante la seconda guerra punica, senza raccontarne le gesta?
In un tempo in cui Roma non era ancora il grande impero che diventò 100 anni dopo con Cesare, nel periodo in cui Roma diffondeva la sua grandezza e rendeva schiave le tribù Italiche e nordafricane, Annibale compii una delle più grandi imprese della storia.
Ma perché è stato nascosto? Questo articolo ve lo rivelerà.
Partiamo da lui: Annibale.
. Il leggendario Generale Cartaginese, (Cartagine si trovava poco a nord di Tunisi), spinto dal suo odio verso Roma, partii dalla Spagna, attraversò i Pirenei, e passando dalle Alpi entrò in Italia con 90,000 uomini e 30 elefanti (elefanti che morirono tutti sfiancati dalla traversata, tutti tranne uno il mitico Surus).
Annibale vinse tutte le battaglie in Italia grazie a strategie e stratagemmi che cambiarono il modo di combattere di tutti gli eserciti futuri.
Il Cartaginese rimase in Italia 16 anni, durante i quali modificò fortemente le sorti ed i costumi di molte città Italiane.
L’ Italia ancora oggi è disseminata di vie e ponti che ancora portano il suo nome: Annibale.
Ora immaginate la sua carovana, l’esercito di Annibale comprendeva: Galli (popolazioni del nord Europa) Padani, Insubri (attuale Lombardia), Celti, Taurini (attuale Piemonte), Frombolieri delle Baleari (gente che combatteva solo con la fionda, i migliori al mondo con quest’ arma), cavalieri Numidi (Algerini e Mauritani), Fanteria Africana ( Libici, Sudanesi, Etiopi), Spagnoli e Cartaginesi cioè tunisini.
Non solo, Annibale durante il suo viaggio arruolava tutte le popolazioni ostili a Roma, offrendo loro la libertà: Liguri, tribù calabresi, pugliesi e lucane si allearono contro il loro nemico comune: Roma.
Insomma un tripudio di colori, razze diverse che vissero per anni in condivisione, l’esercito cartaginese aveva interpreti per ogni razza, e gli ordini venivano dati in 5 lingue diverse.
Tante furono le battaglie e le invenzioni incredibili di Annibale durante i suoi 16 anni in Italia, e vi invito a leggerne le storie o a contattare questo il blog senza codice, per maggiori affascinanti informazioni su quest’uomo.
La battaglia del Trasimeno e del Trebbia, e una battaglia su tutte “CANNE” il 2 agosto del 216 avanti Cristo.
Canne della Battaglia, città pugliese che fu teatro della battaglia più grande della storia, 90,000 mila romani contro 40,000 di Annibale.
Annibale vinse ancora una volta.
In un pomeriggio morirono 60,000 mila romani, 20,000 furono catturati come prigionieri, 10,000 fuggirono e per punizione vennero mandati in legioni sperdute in Sicilia.
La strategia usata da Annibale (per la prima volta nella storia), viene ancora oggi studiata nelle accademie militari più importanti del mondo come quella di West Point negli Stati Uniti.
Annibale visse per molti anni tra Puglia e Calabria, mischiando le sue legioni alle popolazioni locali (uno dei motivi per cui molti del sud Italia hanno la carnagione scura) e non solo.
Gli stessi africani si mischiarono con le popolazioni del nord, in particolare con gli Insubri (nella zona dell’attuale lombardia), questo serva da monito ed esempio ai leghisti che vorrebbero riservare privilegi ai milanesi puri, che mi spiace molto per loro, non esistono.
L’ Italia è una delle nazioni forse la nazione, dopo gli stati Uniti, più storicamente “imbastardita” del mondo, forse qualcuno dovrebbe tornare a scuola.
Ma andiamo avanti; perché un uomo come Annibale, un uomo ammirato da generazioni di generali da condottieri nemici e preso ad esempio anche da Napoleone (che ne era uno sfegatato ammiratore), un uomo che tenne in scacco e con paura perenne Roma per 16 anni, perché un personaggio così grande, ha una parte così piccola nei nostri libri?
Era il 1938 quando i primi siti delle battaglie di Annibale venivano individuati, l’apice del fascismo, la propaganda impazzava, la conquista della colonia Etiopa (a proposito di Africa) e l’uscita del film “Scipione l’ Africano” (il generale Romano che sconfisse definitivamente Annibale a Zama in Tunisia, per la prima ed ultima volta); anche se nel film si omette che Scipione di 20 anni più giovane, era stato sempre un ammiratore di Annibale, e che vinse anche per la sua ossessione nello studiare le battaglie del Cartaginese.
Annibale era mezzo Fenicio (quindi Ebreo) e mezzo Cartaginese (cioè tunisino, africano).
Il fascismo si basava sulla grandezza del Romano Impero, dare troppa importanza a chi aveva sconfitto più volte i Romani, sarebbe stato dannoso per il regime.
Nel 1938 dispacci furono diramati in tutta Italia, con le direttive su cosa scrivere ed omettere nei libri di testo delle scuole, oggi nel 2009, l’ Italia per quanto riguarda la storia antica, segue ancora quelle direttive, i personaggi Antiromani sono omessi o messi in ombra.
Nella storia di Annibale, viene riportata solo la sua sconfitta, il suo sogno si infranse contro il grande numero di soldati che disponeva l’impero Romano, praticamente infinito, ma in ogni caso, Annibale lasciò l’Italia così come era arrivato, quando lo decise lui, sfuggendo ancora ai romani che cercarono di assediarlo in ogni parte del mondo per i 20 anni successivi.
Un Notaio archeologo di San Ferdinando di Puglia, Adamo Riontino, nel 1938 compiva degli studi per cercare il luogo esatto della battaglia di Canne, il regime aveva bisogno di demonizzare l’Africano e trovare un sito preciso di quella battaglia, strage dei romani.
Riontino fu “spinto” da due generali del Regime: Francesco Camicia e Eugenio de Vecchi, a rivelare il luogo esatto della battaglia che “serviva” al fascismo, per additare gli africani come assassini e colpevoli di una strage di romani, senza dire che i romani qualche anno più tardi la battaglia di Canne, rasero al suolo Cartagine, arando le rovine e spargendoci del sale perché più niente vi crescesse.
All’epoca Cartagine era una delle città più belle del mondo, neanche questo appare sui libri.
Ma in verità il luogo descritto da Riontino (nell’entroterra di Barletta) con molta probabilità non era il vero luogo della battaglia di Canne, come insisteva a far ammettere il regime.
Per questo suo favore, una settimana dopo Adamo Riontino diventò storico dello stato maggiore fascista.
E Archimede?
Durante lo stesso periodo (212 avanti Cristo), questo vecchio scienziato Siracusano di 73 anni, resistette per mesi quasi da solo, all’assedio dei Romani a Siracusa.
Con macchine considerate all’epoca inimmaginabili, Archimede usò braccia meccaniche che arpionavano le navi rovesciandole, catapulte in grado di scagliare pesanti massi a chilometri di distanza. A lui si attribuisce anche l’invenzione di specchi che con la luce del sole incendiavano le navi, in realtà quest’ultimo fatto è di scarsa credibilità storica.
In ogni caso anche Archimede, un genio al pari di Leonardo, è stato semi nascosto alla storia per essere un pericolo per la propaganda fascista.
L’impero Romano sin da allora si affrettò a cancellare le tracce degli uomini pericolosi per la propaganda, ogni segno di Annibale in Italia e per sino in Tunisia venne distrutto, raso al suolo.
A noi restano gli scritti degli storici (romani) Polibio e Livio che pur essendo romani, non seppero trattenere il loro entusiasmo e la loro ammirazione per le imprese annibaliche, e gli scritti di Sosilo di Sparta e Sileno il siciliano, che erano i narratori che viaggiavano con la carovana di Annibale.
Durante la fine degli anni 30 Mussolini deportava i cittadini Libici maschi nelle isole Tremiti in Puglia, per estirpare qualsiasi pericolo di rivolta nella sua colonia, anche di questo, non c’è traccia sui libri di testo Italiani.
Non finisce qui; altri esempi anche se non riguardano l’Italia sono la guerra del Vietnam, trattata sempre come se gli Americani fossero dalla parte giusta ed i Vietnamiti da quella sbagliata, ma come sappiamo i fatti avvennero diversamente, come se la guerra potesse avere una parte giusta…
Stesso destino hanno avuto gli Indiani d’America.
Il più grande genocidio della storia, quello dei nativi americani, nei nostri libri di testo passa per una guerra tra coloni ed indiani, ma in realtà fu un invasione ed uno sterminio con gli indiani che cercarono in vano di difendersi.
Un altro esempio è la DESAPARICION, i rapiti e le 30,000 persone scomparse durante il governo di estrema destra tra il ‘79 e l’83 in Argentina (molti scomparsi erano di origine Italiana), sono scomparse anche nei libri di testo italiani.
Questa storia è appena menzionata, fatta passare come “un periodo buio di rivolte e corruzione della storia argentina”, un po’ pochino non credete?
Questi sono gli esempi che ho esaminato e confutato con attenzione, ma sono sicuro che ce ne siano molti, molti altri ancora.
La propaganda fascista prima, l’avvento della guerra fredda poi (dove l’america non poteva apparire la “parte cattiva” della storia) ancora oggi segnano i nostri ragazzi, dando una visione del mondo tagliata e cucita da persone.
Poco tempo fa si è parlato di riscrivere i libri di storia, forse sarebbe davvero il caso.
Questo articolo è un invito ancora una volta a cercare da se, non solo l’informazione, ma la storia.
Scoprire che qualcosa perché è scritta ed adottata in una scuola, non è detto che sia vera, tutto quello che leggete e leggerete è scritto da persone, le persone hanno opinioni e subiscono influenze, a volte positive ed involontarie, in questo caso, negative e volontarie.
Non ho una conclusione, perché la storia non si conclude mai, ogni cosa che accade è accaduta tempo prima, anche se con diversi luoghi e protagonisti, la meraviglia della storia è che può sempre essere riscoperta, ogni volta con occhi diversi.
Angelo Calianno
Senza Codice prepara un viaggio, che con molta probabilità avrà luogo tra uno o due anni.
Il viaggio ripercorrerà tutte le tappe di Annibale, dalla Tunisia ai Pirenei, dall’ Italia alla Turchia passando per l’Armenia.
Per informazioni a riguardo scrivete su questo blog.
Fonti: Annibale di Gianni Granzotto, Annibale di David Antony Durham, Annibale un viaggio di Paolo Rumiz, Storie di Polibio.
Nella foto un busto con l’effige di Annibale, la vignetta è tratta dal sito
http://humour-ugb.blogspot.com
la storia mi ha sempre affascinato sin da piccolo.
I mille interrogativi che mi si ponevano, i luoghi delle battaglie ed i personaggi tanto grandi da essere resi immortali sui libri attraverso i millenni.
Ma...
Chi ha deciso chi doveva apparire sui libri e sopratutto con quale metro di giudizio?
E queste persone sono state davvero obiettive?
Non c’ è stato il rischio di aver diviso i personaggi storici tra buoni e cattivi senza obiettività?
Questo articolo vi darà spunti per guardare un altro lato della storia, quello che ci è sempre stato negato.
In un periodo in cui i potenti del mondo cercano di controllare le persone non attraverso la violenza, ma con la manipolazione delle informazioni; scoprirete e capirete che anche questa non è una novità, la storia ci insegna che è sempre stato così.
Partiamo da un argomento a me molto caro :Annibale.
Chi era e perché nella storia viene appena menzionato come antagonista di Roma durante la seconda guerra punica, senza raccontarne le gesta?
In un tempo in cui Roma non era ancora il grande impero che diventò 100 anni dopo con Cesare, nel periodo in cui Roma diffondeva la sua grandezza e rendeva schiave le tribù Italiche e nordafricane, Annibale compii una delle più grandi imprese della storia.
Ma perché è stato nascosto? Questo articolo ve lo rivelerà.
Partiamo da lui: Annibale.
. Il leggendario Generale Cartaginese, (Cartagine si trovava poco a nord di Tunisi), spinto dal suo odio verso Roma, partii dalla Spagna, attraversò i Pirenei, e passando dalle Alpi entrò in Italia con 90,000 uomini e 30 elefanti (elefanti che morirono tutti sfiancati dalla traversata, tutti tranne uno il mitico Surus).
Annibale vinse tutte le battaglie in Italia grazie a strategie e stratagemmi che cambiarono il modo di combattere di tutti gli eserciti futuri.
Il Cartaginese rimase in Italia 16 anni, durante i quali modificò fortemente le sorti ed i costumi di molte città Italiane.
L’ Italia ancora oggi è disseminata di vie e ponti che ancora portano il suo nome: Annibale.
Ora immaginate la sua carovana, l’esercito di Annibale comprendeva: Galli (popolazioni del nord Europa) Padani, Insubri (attuale Lombardia), Celti, Taurini (attuale Piemonte), Frombolieri delle Baleari (gente che combatteva solo con la fionda, i migliori al mondo con quest’ arma), cavalieri Numidi (Algerini e Mauritani), Fanteria Africana ( Libici, Sudanesi, Etiopi), Spagnoli e Cartaginesi cioè tunisini.
Non solo, Annibale durante il suo viaggio arruolava tutte le popolazioni ostili a Roma, offrendo loro la libertà: Liguri, tribù calabresi, pugliesi e lucane si allearono contro il loro nemico comune: Roma.
Insomma un tripudio di colori, razze diverse che vissero per anni in condivisione, l’esercito cartaginese aveva interpreti per ogni razza, e gli ordini venivano dati in 5 lingue diverse.
Tante furono le battaglie e le invenzioni incredibili di Annibale durante i suoi 16 anni in Italia, e vi invito a leggerne le storie o a contattare questo il blog senza codice, per maggiori affascinanti informazioni su quest’uomo.
La battaglia del Trasimeno e del Trebbia, e una battaglia su tutte “CANNE” il 2 agosto del 216 avanti Cristo.
Canne della Battaglia, città pugliese che fu teatro della battaglia più grande della storia, 90,000 mila romani contro 40,000 di Annibale.
Annibale vinse ancora una volta.
In un pomeriggio morirono 60,000 mila romani, 20,000 furono catturati come prigionieri, 10,000 fuggirono e per punizione vennero mandati in legioni sperdute in Sicilia.
La strategia usata da Annibale (per la prima volta nella storia), viene ancora oggi studiata nelle accademie militari più importanti del mondo come quella di West Point negli Stati Uniti.
Annibale visse per molti anni tra Puglia e Calabria, mischiando le sue legioni alle popolazioni locali (uno dei motivi per cui molti del sud Italia hanno la carnagione scura) e non solo.
Gli stessi africani si mischiarono con le popolazioni del nord, in particolare con gli Insubri (nella zona dell’attuale lombardia), questo serva da monito ed esempio ai leghisti che vorrebbero riservare privilegi ai milanesi puri, che mi spiace molto per loro, non esistono.
L’ Italia è una delle nazioni forse la nazione, dopo gli stati Uniti, più storicamente “imbastardita” del mondo, forse qualcuno dovrebbe tornare a scuola.
Ma andiamo avanti; perché un uomo come Annibale, un uomo ammirato da generazioni di generali da condottieri nemici e preso ad esempio anche da Napoleone (che ne era uno sfegatato ammiratore), un uomo che tenne in scacco e con paura perenne Roma per 16 anni, perché un personaggio così grande, ha una parte così piccola nei nostri libri?
Era il 1938 quando i primi siti delle battaglie di Annibale venivano individuati, l’apice del fascismo, la propaganda impazzava, la conquista della colonia Etiopa (a proposito di Africa) e l’uscita del film “Scipione l’ Africano” (il generale Romano che sconfisse definitivamente Annibale a Zama in Tunisia, per la prima ed ultima volta); anche se nel film si omette che Scipione di 20 anni più giovane, era stato sempre un ammiratore di Annibale, e che vinse anche per la sua ossessione nello studiare le battaglie del Cartaginese.
Annibale era mezzo Fenicio (quindi Ebreo) e mezzo Cartaginese (cioè tunisino, africano).
Il fascismo si basava sulla grandezza del Romano Impero, dare troppa importanza a chi aveva sconfitto più volte i Romani, sarebbe stato dannoso per il regime.
Nel 1938 dispacci furono diramati in tutta Italia, con le direttive su cosa scrivere ed omettere nei libri di testo delle scuole, oggi nel 2009, l’ Italia per quanto riguarda la storia antica, segue ancora quelle direttive, i personaggi Antiromani sono omessi o messi in ombra.
Nella storia di Annibale, viene riportata solo la sua sconfitta, il suo sogno si infranse contro il grande numero di soldati che disponeva l’impero Romano, praticamente infinito, ma in ogni caso, Annibale lasciò l’Italia così come era arrivato, quando lo decise lui, sfuggendo ancora ai romani che cercarono di assediarlo in ogni parte del mondo per i 20 anni successivi.
Un Notaio archeologo di San Ferdinando di Puglia, Adamo Riontino, nel 1938 compiva degli studi per cercare il luogo esatto della battaglia di Canne, il regime aveva bisogno di demonizzare l’Africano e trovare un sito preciso di quella battaglia, strage dei romani.
Riontino fu “spinto” da due generali del Regime: Francesco Camicia e Eugenio de Vecchi, a rivelare il luogo esatto della battaglia che “serviva” al fascismo, per additare gli africani come assassini e colpevoli di una strage di romani, senza dire che i romani qualche anno più tardi la battaglia di Canne, rasero al suolo Cartagine, arando le rovine e spargendoci del sale perché più niente vi crescesse.
All’epoca Cartagine era una delle città più belle del mondo, neanche questo appare sui libri.
Ma in verità il luogo descritto da Riontino (nell’entroterra di Barletta) con molta probabilità non era il vero luogo della battaglia di Canne, come insisteva a far ammettere il regime.
Per questo suo favore, una settimana dopo Adamo Riontino diventò storico dello stato maggiore fascista.
E Archimede?
Durante lo stesso periodo (212 avanti Cristo), questo vecchio scienziato Siracusano di 73 anni, resistette per mesi quasi da solo, all’assedio dei Romani a Siracusa.
Con macchine considerate all’epoca inimmaginabili, Archimede usò braccia meccaniche che arpionavano le navi rovesciandole, catapulte in grado di scagliare pesanti massi a chilometri di distanza. A lui si attribuisce anche l’invenzione di specchi che con la luce del sole incendiavano le navi, in realtà quest’ultimo fatto è di scarsa credibilità storica.
In ogni caso anche Archimede, un genio al pari di Leonardo, è stato semi nascosto alla storia per essere un pericolo per la propaganda fascista.
L’impero Romano sin da allora si affrettò a cancellare le tracce degli uomini pericolosi per la propaganda, ogni segno di Annibale in Italia e per sino in Tunisia venne distrutto, raso al suolo.
A noi restano gli scritti degli storici (romani) Polibio e Livio che pur essendo romani, non seppero trattenere il loro entusiasmo e la loro ammirazione per le imprese annibaliche, e gli scritti di Sosilo di Sparta e Sileno il siciliano, che erano i narratori che viaggiavano con la carovana di Annibale.
Durante la fine degli anni 30 Mussolini deportava i cittadini Libici maschi nelle isole Tremiti in Puglia, per estirpare qualsiasi pericolo di rivolta nella sua colonia, anche di questo, non c’è traccia sui libri di testo Italiani.
Non finisce qui; altri esempi anche se non riguardano l’Italia sono la guerra del Vietnam, trattata sempre come se gli Americani fossero dalla parte giusta ed i Vietnamiti da quella sbagliata, ma come sappiamo i fatti avvennero diversamente, come se la guerra potesse avere una parte giusta…
Stesso destino hanno avuto gli Indiani d’America.
Il più grande genocidio della storia, quello dei nativi americani, nei nostri libri di testo passa per una guerra tra coloni ed indiani, ma in realtà fu un invasione ed uno sterminio con gli indiani che cercarono in vano di difendersi.
Un altro esempio è la DESAPARICION, i rapiti e le 30,000 persone scomparse durante il governo di estrema destra tra il ‘79 e l’83 in Argentina (molti scomparsi erano di origine Italiana), sono scomparse anche nei libri di testo italiani.
Questa storia è appena menzionata, fatta passare come “un periodo buio di rivolte e corruzione della storia argentina”, un po’ pochino non credete?
Questi sono gli esempi che ho esaminato e confutato con attenzione, ma sono sicuro che ce ne siano molti, molti altri ancora.
La propaganda fascista prima, l’avvento della guerra fredda poi (dove l’america non poteva apparire la “parte cattiva” della storia) ancora oggi segnano i nostri ragazzi, dando una visione del mondo tagliata e cucita da persone.
Poco tempo fa si è parlato di riscrivere i libri di storia, forse sarebbe davvero il caso.
Questo articolo è un invito ancora una volta a cercare da se, non solo l’informazione, ma la storia.
Scoprire che qualcosa perché è scritta ed adottata in una scuola, non è detto che sia vera, tutto quello che leggete e leggerete è scritto da persone, le persone hanno opinioni e subiscono influenze, a volte positive ed involontarie, in questo caso, negative e volontarie.
Non ho una conclusione, perché la storia non si conclude mai, ogni cosa che accade è accaduta tempo prima, anche se con diversi luoghi e protagonisti, la meraviglia della storia è che può sempre essere riscoperta, ogni volta con occhi diversi.
Angelo Calianno
Senza Codice prepara un viaggio, che con molta probabilità avrà luogo tra uno o due anni.
Il viaggio ripercorrerà tutte le tappe di Annibale, dalla Tunisia ai Pirenei, dall’ Italia alla Turchia passando per l’Armenia.
Per informazioni a riguardo scrivete su questo blog.
Fonti: Annibale di Gianni Granzotto, Annibale di David Antony Durham, Annibale un viaggio di Paolo Rumiz, Storie di Polibio.
Nella foto un busto con l’effige di Annibale, la vignetta è tratta dal sito
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