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COSA VUOI CHE SIA IL MARE

9/30/2013

1 Comment

 
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Cosa vuoi che sia per te il mare,
una splendida distesa azzurra da guardare,
un sollievo per il troppo caldo.

Cosa vuoi che sia per me il mare,
un oceano da attraversare?
Una distesa nella quale c'è il rischio di morire...

Pensi sia un gioco?
Pensi lo attraverserei se non fosse necessario?
Se quello che lasci è peggio che affrontar la morte, non tenteresti?
Allora non tenteresti?
Non tenti.

Dove credi di andare?
Non sai scegliere, perché non ne hai bisogno.
Dove vai?
Dove credi di andare?
Le tue domande vengono capite nella tua lingua?
Non c'è nessun posto dove hai bisogno di andare.

Perché abbiamo già perso tutto,
perché ti faccio schifo e mi tocchi con i guanti,
Ma io non sono te?
Sono stato te, e la tua barca non era più piccola di questa.
Sarai me, e la tua barca non sarà più grande di questa

Volta pure la testa dall'altra parte
e continua a nuotare, noi non ti daremo fastidio,.
perché i nostri cadaveri non fanno rumore,
inghiottiti nelle acque nere non si fanno sentire.

Spariscono così come dovrebbero arrivare, in silenzio.

Pensi sia un gioco?
cosa vuoi che sia il mare,
un posto dove giocare,
un posto dove vorrei giocare.
Io amo il mare.

E cosa vuoi che sia per te un pezzo di terra,
un posto dove amare,
un posto da sporcare,
da inquinare...

Cosa vuoi che sia per me un pezzo di terra,
la salvezza
la fine di un viaggio,
arrivare vivi alla fine di un viaggio..

Ma fa freddo stanotte,
fa freddo già da due notti
Ma cosa sarà mai il freddo quando hai una casa, dei vestiti, un abbraccio.

Non ti ho chiesto nulla,
ma non basta,
perché tu non vuoi nemmeno la mia esistenza,
non vuoi credere alla mia razza, perché ormai hai perso la tua.

Eppure,
un giorno mi ritroverai,
prima o poi tuffandoti nel mare
mi troverai a galleggiare.

Galleggerò con quelle che erano le mie speranze,
avrò la bocca aperta a ricordarti come
si cerca di afferrare l 'ultimo respiro,
avrò gli occhi spalancati dalla paura,
avrai gli occhi spalancati dalla paura.

E allora nessuno mi potrà vedere,
perché non ci sarà un posto dove la gente mi potrà visitare,
nessuno mi vedrà,
tranne te
che non hai ancora capito,
che cos'è per noi il mare.


Questa poesia fu dedicata ai 13 morti naufragati sulle coste del Ragusano,
e ai 70 morti durante il naufragio verso le coste di Lampedusa del 2009.
Dopo 6 anni a centinaia, a migliaia continuano a morire senza nessuno che muova un dito se non nella parte finale di un viaggio verso l' impossibile, per per quelli che non vogliono ancora capire che i problemi vanno affrontati alla loro origine.
Dedicato a tutti quelli che han perso la vita cercando di raggiungere l' Italia.
Dedicato a chi sopravvive malgrado le botte, malgrado gli insulti, malgrado il mondo, malgrado il mare...


Angelo Calianno


1 Comment
Me
6/23/2015 03:19:55 am

Il mare è senza strade, il mare è senza spiegazioni.
(Alessandro Baricco)

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